Non c’è futuro per l’Italia senza solidarietà e non c’è solidarietà senza le tasse
Roma, 27 novembre 2013
Il dibattito politico di questi giorni, tutto impostato sui temi economici per avvallare le scelte presenti nella Legge di Stabilità approvata ieri al Senato e in dibattito alla Camera, ha sollecitato il nostro Movimento ad esprimere il nostro pensiero su un tema delicato ed oggi vituperato come le tasse. La “solidarietà economica” espressa nell’articolo 53 della nostra Costituzione (“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”) è oggi mal interpretata e, soprattutto a nostro avviso, mal declinata.
L’attuale crisi interpella e inquieta tutti. Ancor di più le scelte che ci sono proposte per uscirne. Come volontari abbiamo scelto di vivere questa crisi con la “serena inquietudine” di chi pur vedendo i segnali di paura e chiusura egoistica che potrebbero rendere più frammentato e conflittuale il nostro Paese, al contempo immagina la possibilità di uscirne insieme, mettendo in gioco ciascuno le proprie responsabilità, la condivisione delle esperienze, la passione per il bene comune.
È il cammino che abbiamo intrapreso come Mo.V.I. con “Strade nuove per ...” e che ci sta aiutando a capire come possiamo agire individualmente e collettivamente per sperimentare nuove relazioni interpersonali e comunitarie, spenderci per un welfare efficace, accogliente e inclusivo, prenderci cura dei beni comuni, costruire un futuro sostenibile.
In altre parole, come anticipare il nuovo che è già in mezzo a noi.
Ecco, di seguito, la riflessione che vogliamo condividere all’interno ma anche all’esterno del Mo.V.I. presentandola a chi vorrà profondere, assieme a noi, il proprio impegno nella rimozione delle cause – sempre più profonde - che generano emarginazione e degrado nel nostro Paese.