Ottomarzo: nata "Start-up in rosa"
Il Mo.V.I. Lazio si tinge di "rosa"
E' davvero una "bella squadra" quella formata, a conclusione dell’incontro, organizzato da MoVI Lazio e da Rowni, associazione donne Rom, con il Patrocinio del Municipio XII di Roma Capitale, rappresentato dall’Assessora alle politiche sociali, Daniela Cirulli. Infatti, nell'incontro svolto presso la sede sociale nella giornata dell'8 marzo, è stata costituita la prima “rete start-up in rosa”, composta, oltre che dal MoVI Lazio e da Rowni, dalle associazioni Approdo Paulus, antiche arti e mestieri, Casato Filo della Rosa, SoS Razzismo, Lipa, Luaa. In tale occasione, è stato presentato da Gordana Herold, il progetto tutto al femminile dell’Associazione Romane Romnja, “Don’t worry be a friend of Roma women”, nato in Germania, ma che potrebbe essere esportato come modello anche in Italia.
Molte le esperienze positive emerse, ma anche tanta strada da fare per migliorarle e renderle fruibili alle giovani generazioni.
Obiettivo della rete è fare “impresa” sociale insieme, abbattendo quei preconcetti che, molto spesso, non consentono alle private cittadine, di poter fare impresa, ancora peggio se si tratta di donne Rom. Di qui l’impegno comune e univoco a fare “rete” per poter progettare insieme, certe che la forza della rete possa veramente essere la marcia in più per poter accelerare quei processi di integrazione che, per varie vicissitudini, vedono donne italiane e donne rom accomunate. Infatti, alcuni preconcetti, le privazioni e la violenza, che sono costrette a subire le donne rom, ricordano molto quelli che le donne italiane, ancora oggi, sono costrette a subire ancora in alcune zone del paese, di qualsiasi estrazione sociale esse siano.
“Insieme”, questo l’impegno, e “impresa sociale” sono i due punti fermi che la nuova rete porterà avanti, con la voglia di integrazione vera e il sostegno delle istituzioni, soprattutto su tematiche sociali quali il diritto allo studio, alla salute, al lavoro e alla casa, e riscoprire, insieme, in un’idea, la bellezza di essere “rete”.
Roma, 8 marzo 2015